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SB23​-​La Struttura Del Vuoto

by Griselda Masalagiken

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  • Cassette + Digital Album

    purple cassettes, 75 hand-numbered copies

    Includes unlimited streaming of SB23-La Struttura Del Vuoto via the free Bandcamp app, plus high-quality download in MP3, FLAC and more.
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1.
Astronave gialla parcheggiata nel giardino della scuola Sole che tramonta sempre nell’ora di religione No tu non puoi parlare con la bocca piena se sei a cena con Gesù Sei arrivato a mani vuote quando ancora non contavi niente Le voci bianche orfane di padre facevano le prove in aulamagna Dalle finestre un fascio di luce viola rapì Ferruccio il bidello E ci mettemmo tutti a urlare Non arrivo a fine mese in questo cesso di paese Prenderesti in considerazione un ruolo chiave in direzione? Sarei disposto pure a fare il pendolare a distanza siderale Noi non tolleriamo le cravatte e andiamo a letto a mezzanotte Strette di mano e promesse di buoni pasto Mio caro Ferruccio ti sei sistemato Le voci bianche orfane di padre si unirono in cerchio col rosario in mano Sperando nell'autogestione
2.
Canyon 03:33
Storia breve del valvonauta che dal suolo lunare torna a letto a sperare Io con le mani legate nella parte del fesso a fissare il vuoto Tu mi leggi i palmi a occhi chiusi e della chiaroveggenza sarà la rivoluzione Dall’altra parte del vetro Mi fai segno di no Fai due passi indietro E rinunci a noi Sguardo spento del mescalero privato di scalpo e di spirito guida Schiere di guerrieri comanche su mustang di ghiaccio a fissare il canyon Troppe spine da masticare, sotterriamo l’ascia e sarà involuzione Dall’altra parte del vetro Mi fai segno di no Fai due passi indietro E rinunci a noi Troppe spine da masticare, sotterriamo l’ascia e sarà involuzione Schiere di guerrieri comanche su mustang di ghiaccio a fissare il canyon Anni luce senza capire che il buio avanza e sarà una benedizione
3.
Ora che hai avuto ragione e sei finito in un pozzo nero con che coraggio potrò guardare giù Sognami anche se non lo merito muore sempre il più debole palpebre che tremano nella fase rem Niente lacrime che si scivola divorami come un tuo simile e poi guardami e scivola giù nel buio Ora che sei come il cane di Pavlov e schiumi rabbia dagli inferi con che coraggio potrò farmi perdonare Sognami anche se non lo merito mostra i denti al più debole palpebre che tremano nella fase rem Niente lacrime che si scivola divorami come un tuo simile e poi sbrigati e scivola via nel buio
4.
Kamikaze 03:32
Luci intermittenti non mi fate pensare in modo razionale Ti avevo detto del mio cuore malato e della crisi della banca centrale Gioco al gioco dei fessi e sputo benzina sul fuoco Potrei quasi aggrapparmi al filo spinato che ti pende dagli occhi Sì lo so fa male raccontarsi le favole al condizionale Ti avevo detto delle strade deserte e del corto circuito al centro commerciale Intanto nel quartiere c’è una festa tra le macerie Nel ruolo di Kamikaze sento che non do il meglio Ne usciamo a pezzi all’intervallo, forse è meglio bere un tè caldo Il telefono squilla, squilla, squilla dall’oltretomba Siamo troppo occupati a dire che va tutto bene Soltanto parole sbagliate e musiche interrotte Ti vuoi convincere del fatto che il futuro sia già scritto Domani domani dici sempre domani domani
5.
Lazzaro 04:06
I morsi sul collo e le albe in hotel Ti tengo viva ai limiti dell’asfissia Ti prometto che stavolta non sparirò Ai morti viventi invidio la seconda chance Ho sprecato il mio tempo a leggere la posologia Nell’universo delle possibilità se ci esplode il cuore metti i Velvet Underground Lazzaro è steso sotto un cielo al cromo Fuma, beve e racconta storie Mi dice che siamo la stessa persona Anche se lui non ha occhiali da sole Il mare riflesso sui cavalli in open stretch La tua gonna nera come un lago di catrame Se penso che avrò il tuo odore addosso Ho sprecato il mio tempo a leggere la posologia Ti prometto che stavolta non sparirò Ti tengo sveglia ai limiti della sodomia Ai morti viventi invidio la seconda chance Nell’universo delle possibilità se ci esplode il cuore metti i Velvet Underground
6.
Queste facce 03:04
Pioggia che batte sul tendone del circo non autorizzato dalla giunta Il sindaco non teme le alluvioni e striscia carponi sul lungomare I primi a volare saranno i turisti che non conoscono la rosa dei venti Dal molo la giostra si stacca da terra e si schianta contro le vetrine Cosa sono queste facce da funerale di Stato Forse è solo nostalgia da invasamento elettrico Il crollo immediato del tirante non favorisce il rimborso biglietti Leoni e cammelli andranno cremati secondo le norme vigenti Da San Pedro si alzano i caccia che sparano contro la struttura del vuoto Signore e signori è stato un piacere dice il vice sceriffo dal fondo del mare
7.
Fase solida 03:35
Coi vivi che mi bussano alla porta E i morti con problemi di entropia Non riesco più a distinguere lo stato materiale delle cose O forse è colpa del fuso orario Nino non mi devi fare ridere Che poi il professore ci dirà Il vostro futuro farà ridere Ma quale algoritmo del destino Ti prego non dargli ragione Tu non mi vuoi dare mai retta Ora prendi un treno per Riccione e aspetta La felicità in fase solida non ci dà più calorie Noi giriamo con la carne in scatola e una bottiglia di rosè E il litorale trema ai nostri piedi
8.
Se questo asfalto potesse parlare con la nebbia nei polmoni c’è l’oroscopo alla radio per dio abbassa il volume Alle cinque di mattina se ti affacci alla finestra senti i cani del deserto ululare dall'abisso C’è l’oroscopo alla radio potresti alzare il volume? Con la luna piena nei polmoni e gli occhi gravidi di rabbia soffrirai la mia assenza a forza di chitarre sulla spiaggia Ma quali sogni nel cassetto con questi scheletri nell'armadio il sole sanguina dal naso forse è meglio andare a letto Ok, ora ti racconto una storia la conosci “Al lupo, al lupo”? nessun lieto fine voglio solo stare in pace alza pure il volume per trovare l'ascendente tu pretendi aggiornamenti da un notiziario inesistente Benvenuta tabula rasa sono sordocieco e vi maledico palme fantasma in fila indiana che Dio mi accolga a Loma Vista
9.
Vorrei solo nasconderti dai pensieri bui per non uccidere quello che sarà Niente pioggia e miracoli in questa città con le mani in tasca e le stelle a terra Non ci resta che ridere e non parlare più delle ombre lunghe sui muri bianchi Guarda come mi adatto alla normalità Sorseggiando il tuo veleno Solo pioggia e miracoli in questa città con la testa in panne e le stelle a terra E allora le tue promesse non contano più Guarda come muori nella normalità Ma io provo a nasconderti dai pensieri bui per non uccidere ciò che verrà

about

Griselda Masalagiken, romano, studia violino da bambino ma passa alla batteria all’età di 15 anni. Nel frattempo, comincia a comporre le prime canzoni al pianoforte e alla chitarra. Inizia negli anni zero un girovagare che lo porterà prima in Germania e poi in Svizzera, a Zurigo, dove si tuffa in un’intensa attività di concerti grazie all’incontro con Lapo Boschi della Skank Bloc Records. Parallelamente, si dedica alla scrittura e dietro un altro pseudonimo pubblica una raccolta di racconti per i tipi di Meridiano Zero. Nel 2011 si stabilisce in California e inizia a lavorare al suo primo album solista, “I demoni nel taschino”, uscito per Skank Bloc Records nel 2012. Nel corso degli anni prende parte a diversi progetti losangelini sia studio che live (Historian, Mothers of Mars, Congo Red, Diaz, Vintage Fiction). Nel 2017 vede la luce “Memorie del nervo ottico”, sempre autoprodotto, sempre per Skank Bloc Records. Nel 2019, con la stessa formula, dopo l’album del presente e quello del passato, arriva “La struttura del vuoto”, a chiudere una trilogia del tempo nata quasi per caso.

"Un lavoro molto convincente, intenso, pieno di eccellenti vibrazioni." (Tony 'Face' Bacciocchi, Radiocoop)

"Musica a bassa fedeltà con tenui venature psichedeliche e palpabili retaggi della nostra canzone d'autore. (...) 7/8" (Vittore Baroni, Blow-Up)

credits

released May 28, 2019

All songs written, produced and mixed
by Griselda Masalagiken
©2019 Griselda Masalagiken (BMI)
Saxophone by Richard Michael Conti
Mastered by Sean Bloom at Studio 27, Los Angeles, CA
SB23 Skank Bloc Records 2019

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Skank Bloc Records Paris, France

"living on a notion, working on a hope/a Euro-ruled vision and a skank in scope"

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