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Storia di Ferruccio
03:44
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Astronave gialla parcheggiata nel giardino della scuola
Sole che tramonta sempre nell’ora di religione
No tu non puoi parlare con la bocca piena se sei a cena con Gesù
Sei arrivato a mani vuote quando ancora non contavi niente
Le voci bianche orfane di padre facevano le prove in aulamagna
Dalle finestre un fascio di luce viola rapì Ferruccio il bidello
E ci mettemmo tutti a urlare
Non arrivo a fine mese in questo cesso di paese
Prenderesti in considerazione un ruolo chiave in direzione?
Sarei disposto pure a fare il pendolare a distanza siderale
Noi non tolleriamo le cravatte e andiamo a letto a mezzanotte
Strette di mano e promesse di buoni pasto
Mio caro Ferruccio ti sei sistemato
Le voci bianche orfane di padre si unirono in cerchio col rosario in mano
Sperando nell'autogestione
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2. |
Canyon
03:33
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Storia breve del valvonauta che dal suolo lunare torna a letto a sperare
Io con le mani legate nella parte del fesso a fissare il vuoto
Tu mi leggi i palmi a occhi chiusi e della chiaroveggenza sarà la rivoluzione
Dall’altra parte del vetro
Mi fai segno di no
Fai due passi indietro
E rinunci a noi
Sguardo spento del mescalero privato di scalpo e di spirito guida
Schiere di guerrieri comanche su mustang di ghiaccio a fissare il canyon
Troppe spine da masticare, sotterriamo l’ascia e sarà involuzione
Dall’altra parte del vetro
Mi fai segno di no
Fai due passi indietro
E rinunci a noi
Troppe spine da masticare, sotterriamo l’ascia e sarà involuzione
Schiere di guerrieri comanche su mustang di ghiaccio a fissare il canyon
Anni luce senza capire che il buio avanza e sarà una benedizione
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3. |
Cane di Pavlov
03:35
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Ora che hai avuto ragione
e sei finito in un pozzo nero
con che coraggio potrò guardare giù
Sognami anche se non lo merito
muore sempre il più debole
palpebre che tremano nella fase rem
Niente lacrime che si scivola
divorami come un tuo simile
e poi guardami e scivola
giù nel buio
Ora che sei come il cane di Pavlov
e schiumi rabbia dagli inferi
con che coraggio potrò farmi perdonare
Sognami anche se non lo merito
mostra i denti al più debole
palpebre che tremano nella fase rem
Niente lacrime che si scivola
divorami come un tuo simile
e poi sbrigati e scivola
via nel buio
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4. |
Kamikaze
03:32
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Luci intermittenti non mi fate pensare in modo razionale
Ti avevo detto del mio cuore malato e della crisi della banca centrale
Gioco al gioco dei fessi e sputo benzina sul fuoco
Potrei quasi aggrapparmi al filo spinato che ti pende dagli occhi
Sì lo so fa male raccontarsi le favole al condizionale
Ti avevo detto delle strade deserte e del corto circuito al centro commerciale
Intanto nel quartiere c’è una festa tra le macerie
Nel ruolo di Kamikaze sento che non do il meglio
Ne usciamo a pezzi all’intervallo, forse è meglio bere un tè caldo
Il telefono squilla, squilla, squilla dall’oltretomba
Siamo troppo occupati a dire che va tutto bene
Soltanto parole sbagliate e musiche interrotte
Ti vuoi convincere del fatto che il futuro sia già scritto
Domani domani dici sempre domani domani
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5. |
Lazzaro
04:06
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I morsi sul collo e le albe in hotel
Ti tengo viva ai limiti dell’asfissia
Ti prometto che stavolta non sparirò
Ai morti viventi invidio la seconda chance
Ho sprecato il mio tempo a leggere la posologia
Nell’universo delle possibilità
se ci esplode il cuore metti i Velvet Underground
Lazzaro è steso sotto un cielo al cromo
Fuma, beve e racconta storie
Mi dice che siamo la stessa persona
Anche se lui non ha occhiali da sole
Il mare riflesso sui cavalli in open stretch
La tua gonna nera come un lago di catrame
Se penso che avrò il tuo odore addosso
Ho sprecato il mio tempo a leggere la posologia
Ti prometto che stavolta non sparirò
Ti tengo sveglia ai limiti della sodomia
Ai morti viventi invidio la seconda chance
Nell’universo delle possibilità
se ci esplode il cuore metti i Velvet Underground
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6. |
Queste facce
03:04
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Pioggia che batte sul tendone del circo non autorizzato dalla giunta
Il sindaco non teme le alluvioni e striscia carponi sul lungomare
I primi a volare saranno i turisti che non conoscono la rosa dei venti
Dal molo la giostra si stacca da terra e si schianta contro le vetrine
Cosa sono queste facce
da funerale di Stato
Forse è solo nostalgia
da invasamento elettrico
Il crollo immediato del tirante non favorisce il rimborso biglietti
Leoni e cammelli andranno cremati secondo le norme vigenti
Da San Pedro si alzano i caccia che sparano contro la struttura del vuoto
Signore e signori è stato un piacere dice il vice sceriffo dal fondo del mare
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7. |
Fase solida
03:35
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Coi vivi che mi bussano alla porta
E i morti con problemi di entropia
Non riesco più a distinguere lo stato materiale delle cose
O forse è colpa del fuso orario
Nino non mi devi fare ridere
Che poi il professore ci dirà
Il vostro futuro farà ridere
Ma quale algoritmo del destino
Ti prego non dargli ragione
Tu non mi vuoi dare mai retta
Ora prendi un treno per Riccione e aspetta
La felicità in fase solida non ci dà più calorie
Noi giriamo con la carne in scatola e una bottiglia di rosè
E il litorale trema ai nostri piedi
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8. |
Aggiornamenti
03:17
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Se questo asfalto potesse parlare
con la nebbia nei polmoni
c’è l’oroscopo alla radio
per dio abbassa il volume
Alle cinque di mattina
se ti affacci alla finestra
senti i cani del deserto
ululare dall'abisso
C’è l’oroscopo alla radio
potresti alzare il volume?
Con la luna piena nei polmoni
e gli occhi gravidi di rabbia
soffrirai la mia assenza
a forza di chitarre sulla spiaggia
Ma quali sogni nel cassetto
con questi scheletri nell'armadio
il sole sanguina dal naso
forse è meglio andare a letto
Ok, ora ti racconto una storia
la conosci “Al lupo, al lupo”?
nessun lieto fine
voglio solo stare in pace
alza pure il volume
per trovare l'ascendente
tu pretendi aggiornamenti
da un notiziario inesistente
Benvenuta
tabula rasa
sono sordocieco
e vi maledico
palme fantasma
in fila indiana
che Dio mi accolga
a Loma Vista
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9. |
Pioggia e miracoli
03:32
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Vorrei solo nasconderti dai pensieri bui
per non uccidere quello che sarà
Niente pioggia e miracoli in questa città con le mani in tasca e le stelle a terra
Non ci resta che ridere e non parlare più
delle ombre lunghe sui muri bianchi
Guarda come mi adatto alla normalità
Sorseggiando il tuo veleno
Solo pioggia e miracoli in questa città con la testa in panne e le stelle a terra
E allora le tue promesse non contano più
Guarda come muori nella normalità
Ma io provo a nasconderti dai pensieri bui
per non uccidere ciò che verrà
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Skank Bloc Records Paris, France
"living on a notion, working on a hope/a Euro-ruled vision and a skank in scope"
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